VIRTU’ RELAZIONI INNOVAZIONE VALORE
“Lo scopo ultimo della società è la felicità di tutti quanti ne facciano parte, sia come soci che in altri ruoli, attraverso un motivante e soddisfacente impegno in un’attività economica di successo fondata sui principi della Dottrina Sociale della Chiesa.
La società vuole accelerare una trasformazione positiva nei paradigmi economici, di produzione, consumo e culturali…
… Le sue attività mirano a creare un beneficio – inteso come un impatto positivo – sulle persone con cui interagisce, sulla società e sull’ambiente di cui è parte”.
Queste “belle parole” come tutti sappiamo sono difficili da mettere in pratica e potrebbero restare utopia se non fossero contenute nell’oggetto sociale della Duc in altum srl, società che ho fondato e di cui sono il “conducente”.
Lo statuto dice ancora:
“La società pone particolare enfasi sul contribuire alla possibilità delle persone che la compongono di soddisfare i propri bisogni umani fondamentali (sussistenza, riposo, comprensione, identità, partecipazione, affetto, creazione, libertà, protezione) come base per la felicità delle persone, e ricerca soluzioni che tendano verso la possibilità di soddisfare i bisogni umani fondamentali delle persone che siano impattate dalle attività in cui è coinvolta. La società, in particolare, s’impegna a perseguire la creazione delle migliori condizioni possibili per attrarre, fare crescere e trattenere persone di talento”.
In questo articolo voglio riassumere con una sigla ciò che esse vogliono dire, o meglio in cosa si traducono.
Ho coniato l’acronimo “VRIV“ che deriva dalle seguenti parole (ingredienti aziendali) Virtù, Relazioni, Innovazione, Valore di cui vorrei dirvi qualcosa.
Virtù
Come ho avuto modo di scrivere nel mio libro “l’impresa virtuosa” la virtù può essere attribuita anche ad una organizzazione. E questo va inteso non certo nel senso di imprese “santerelle”, buone, brave, accoglienti, o come si dice del “vogliamoci bene”.
Mi riferisco alle imprese che sono virtuose nel senso originario e più profondo del termine. La virtù (aretè per i greci) significava possedere una “alta qualità” una vera forma di eccellenza. In pratica essere impresa virtuosa significa avere la capacità di perseverare nel produrre il “meglio” ciò che “è buono”, “utile”, portare a compimento e far crescere, migliorare, sviluppare al massimo le proprie potenzialità.
Relazioni
Il fattore critico di successo delle imprese sono le “relazioni” e non i prodotti, la finanza, ecc. Nelle imprese virtuose esiste una innovativa tecnologia che si chiama “relazione umana”.
Quella che permette di ridurre i costi, quella che consente di fidelizzare i clienti. Quella che consente generare coesione sociale. Quella che consente di fidelizzare i propri collaboratori, aumentare la produttività, ma anche e soprattutto di generare benessere individuale, organizzativo e sociale.
Innovazione
Come saprai non possiamo continuare a parlare solo di innovazione tecnologica, oggi è necessario parlare soprattutto di innovazione sociale.
L’impresa che desidero realizzare deve fare innovazione in un senso molto specifico e profondo. Basta con le solite risposte, la solita tiritela sulla capacità di dare risposta in modo nuovo ai bisogni. L’innovazione che ho in mente è quella che permette alle persone, alle imprese, alle comunità, di farsi domande nuove. Quali sono oggi i bisogni che non riconosciamo di avere? Far emergere, far scoprire, dare consapevolezza a questi bisogni, questa è innovazione.
Valore
Che cosa deve produrre un’azienda eccellente (virtuosa) oltre il profitto?
Risposta: Valore. Che significa?
Che non è possibile accettare il fatto che esistano imprese che mentre producono ricchezza per se, distruggono valore. A chi mi riferisco? Qualche esempio. Conosci l’industria dell’azzardo? E quella che produce armi? E le tante di cui evito di fare un elenco che in generale producono esternalità negative che distruggono i territori, in molti casi portano alla morte bambini e adulti.
Le imprese che vorrei si moltiplicassero sul territorio sono quelle generano valore perché come dice Papa Francesco, aiutano a costruire «una società più umana e fraterna» che sono capaci di «rendere i beni di questo mondo più accessibili a tutti coniugando insieme il valore morale ed economico del lavoro».