Detto e fatto. I soci del progetto Freecycle, promuovono il regalo di tutto ciò che non serve più e che può essere riutilizzato. Obiettivo: il dono in alternativa alle discariche e al ciclo produttivo industriale continuo.
Ideata dall’ambientalista dell’Arizona Deron Beal, l’organizzazione, che funziona attraverso dei centri di distribuzione in tutto il mondo, coinvolge oggi otto milioni e mezzo di membri attivi in più di cinquanta Paesi: in Italia esistono gruppi in 22 città, da Aosta a Milano, da Firenze a Napoli (www.freecycle.org/group/it).
Oltre agli oggetti, naturalmente, si possono scambiare anche conoscenze, servizi e, soprattutto, la merce più rara della nostra epoca: il tempo.
Vi ridondate le banche del tempo, nate circa quindici anni fa? Oggi sono più di 300 (320 solo quelli censiti ufficialmente) i gruppi di cittadini che, autonomamente oppure con la collaborazione delle istituzioni, si sono messi in rete con l’obiettivo di conoscersi e scambiarsi servizi che riguardano la propria vita quotidiana, senza circolazione di denaro (beni relazionali che non aumentano il PIL) vedi: www.associazionenazionalebdt. it. Ogni “correntista” mette a disposizione le proprie disponibilità – riparare un lavandino o dare lezioni di matematica, cucinare una torta tipica o accompagnare i bambini a scuola – e ha a disposizione assegni-ora per usufruire delle qualità degli altri soci. Un modello che, a seconda della creatività e delle esigenze tipiche di ciascun territorio, ha dato origine a formule diverse: dalla banca interetnica nata nel quartiere torinese di San Salvario a quella del piccolo centro siciliano di Alì Terme (Messina), che ridà vita a mestieri a rischio di estinzione come il ricamo tradizionale o l’innesto e la potatura delle piante. E nuove iniziative continuano a nascere. Perché l’economia delle relazioni non teme la crisi.
——-
Rendi possibili i tuoi obiettivi:
www.targetnavigator.it
www.facebook.com/TargetNavigator
www.twitter.com/TargetNavigator
www.progettodimostra.it