Martedì 18 Dicembre alle ore 16:00, Roberto Lorusso, coordinatore Universus dei progetti formativi per la P.A. e consulente ANCI, illustra ai rappresentanti della Giunta e del Consiglio, ai dirigenti e ai dipendenti del Comune di Corato il modello Di.Mo.Stra., modello pronto che l’Anci ha voluto destinare agli enti locali per pianificare il futuro del territorio avendo come scopo prioritario il Bene Comune. Introduce l’incontro il sindaco, Luigi Perrone.
Il seminario, organizzato dal consorzio universitario Universus Csei all’interno del Progetto PROSVI “MANAGEMENT e GOVERNANCE TERRITORIALE: Implementazione ufficio programmazione e sviluppo” (POR PUGLIA 2000-2006 – Misura 5.3 – az. a), è il primo di una serie di seminari che Roberto Lorusso e Universus rivolgeranno ai Comuni pugliesi e rappresenta la giusta occasione per istruire, e far riflettere, gli amministratori locali sul loro ruolo nella pianificazione strategica, sul perché i cittadini devono partecipare al processo di pianificazione e su quali sono gli elementi fondanti di una pianificazione strategica efficace ed efficiente.
“Un piano strategico è il percorso che la comunità intraprende per rendere la propria città e il proprio territorio i migliori in cui vivere”, spiega Roberto Lorusso. Un percorso lungo il quale gli amministratori locali e l’intera comunità devono essere accompagnati da strumenti operativi capaci di realizzare azioni efficaci e risultati visibili.
Il modello Di.Mo.Stra. offre tali strumenti, insieme a consigli per una pianificazione dall’orizzonte pluridecennale, che tenda a realizzare visioni di sostenibilità condivise dall’intera comunità. Visioni (cioè obiettivi) in grado di strutturare un sistema sociale, economico e territoriale che possa continuare indefinitamente nel tempo, nel rispetto degli equilibri ecologici, così da garantire alle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
Presentato all’Amministrazione di Corato il modello Di.Mo.Stra., guida pratica alla pianificazione strategica, che potrebbe supportare la stesura degli indirizzi del piano strategico che il Comune dovrà consegnare entro il 28 febbraio 2008 al Piano strategico Metropoli Terra di Bari 2015.
Può essere giudicato più che positivo il primo seminario per amministratori pubblici organizzato da Universus e Roberto Lorusso, coordinatore Universus dei progetti formativi per la Pa, all’interno del Progetto PROSVI “MANAGEMENT e GOVERNANCE TERRITORIALE: Implementazione ufficio programmazione e sviluppo” (POR PUGLIA 2000-2006 – Misura 5.3 – az. a), nel quale ci si è confrontati sul modello Di.Mo.Stra. e la tematica “Un modello pronto per la partecipazione attiva dei cittadini alla pianificazione strategica sostenibile”.
“Se i vostri obiettivi non sono orientati al bene comune e alla sostenibilità – ha spiegato Lorusso agli amministratori coratini, -, cioè alla voglia di creare un sistema sociale, economico e culturale in grado di rispettare l’ambiente e garantire alle generazioni future il soddisfacimento dei propri bisogni, allora non conviene neanche che avviate un percorso di pianificazione strategica”. La pianificazione strategica, infatti, è un lungo e complesso percorso che una comunità intraprende per rendere la propria città e il proprio territorio i migliori in cui vivere. E ciò che rende migliore un territorio non è l’attività di riqualificazione urbanistica o la costruzione di opere pubbliche, ma la capacità di creare un sistema che vada verso la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente e delle esigenze del singolo.
“Per intraprendere questo cammino – ha aggiunto Lorusso – c’è un prerequisito fondamentale: che ci sia una comunità, che la gente si senta parte di una comunità”. Cosa apparentemente difficile perché la gente è sempre più lontana dalla politica, e spesso anche dalla vita pubblica della propria città. Non è però impossibile riattivare la partecipazione attiva, coinvolgere e interessare la comunità allo sviluppo futuro della città, che poi è il futuro dei figli e dei nipoti.
Si deve partire da una vera e propria apertura dei politici alla gente, ad es. con un incontro in piazza, si deve investire negli strumenti della partecipazione, che devono portare i politici ad ascoltare le persone per capire come vivono il presente e cosa si aspettano dal futuro. Nel momento in cui questi due elementi sono chiari sarà possibile elaborare un documento strategico che abbia una visione (obiettivo) condivisa dalla comunità, proprio perché basato sulle loro richieste e speranze e anche su valori e principi condivisi. E poiché Di.Mo.Stra. è un modello pronto utilizzabile da tutte le amministrazioni, esso fornisce anche le domande che si dovrebbero rivolgere alla comunità per individuare i principi e gli obiettivi unificanti sui quali definire le azioni.
Anche se la pianificazione strategica ha un orizzonte pluridecennale e perciò non garantisce consenso politico immediato, se si procede per obiettivi è più facile che essi si concretizzino in risultati visibili nel breve periodo, così da rendere più facile per la popolazione verificare il successo delle azioni pianificate. Per fare un esempio concreto, nel momento in cui si redigono i piani di azione nelle specifiche aree di intervento (piano energetico, piano della mobilità o della salute) sarà bene stabilire degli indicatori dell’efficienza ed efficacia delle misure messe in atto e una descrizione di successo che indichi l’obiettivo da raggiungere con quel piano. Un obiettivo quanto mai pratico che chiunque potrà verificare, per rendersi conto se il piano è stato efficace o meno.
Infine con Di.Mo.Stra. si potrà imparare a utilizzare nella maniera più coerente ed efficace le competenze presenti nel Comune e nella comunità, ma anche cogliere l’occasione per confrontarsi con competenze esterne che potranno diventare un valore aggiunto per la propria pianificazione strategica.
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