Venerdì 18 maggio 2018 nel pomeriggio ho partecipato ad un incontro sul tema del welfare aziendale defiscalizzato, al quale hanno partecipato diverse aziende che hanno raccontato le loro esperienze.
I miei interventi tutti molto provocatori sono stati in direzione di quel welfare “non defiscalizzato” teso a raggiungere il “benessere organizzativo” che come ben sapete è il vero motore di ogni organizzazione.
Purtroppo ho avuto poco riscontro e non ho avuto neanche il coraggio di andare oltre nel raccontare quanto avevo letto – e di seguito vi riporto – in merito ad una iniziativa di welfare che avevo letto nei giorni scorsi. Trattasi di un articolo di Daniele Garavaglia sul numero di Avvenire del 13 maggio 2018.
Nell’azienda dei formaggi culle piene col baby incentivo
È la più antica azienda lattiero-casearia italiana, attiva dal 1784, ma anche una delle più innovative sul fronte del welfare aziendale: dallo scorso anno la vicentina Brazzale ha promosso una politica di forte sostegno alla natalità elargendo un’intera mensilità media per ogni nuovo nato agli oltre 550 dipendenti, cioè 1.500 euro per i 240 collaboratori italiani e 25 mila corone per i 315 lavoratori della Repubblica Ceca, dove il gruppo opera con lo stabilimento di Litovel e i 19 negozi della catena: La Formaggeria Gran Moravia.
Per accedere al bonus nessuna trafila burocratica o dichiarazione reddituale: bastano almeno due anni di lavoro nell’azienda, da svolgersi prima o anche dopo la nascita, per almeno uno dei genitori. Per ogni figlio successivo, inoltre, il dipendente ha diritto a un nuovo baby bonus: per ottenerlo, è sufficiente maturare almeno un altro anno di lavoro nel gruppo.
Il premio viene riconosciuto anche in caso di adozione. «Desideriamo non solo aiutare lo sforzo economico dei neogenitori, ma soprattutto far sentire che l’azienda è felice quando riescono a realizzare i loro progetti di vita. Che devono sempre restare in primo piano», spiega il presidente Roberto Brazzale, presentando il progetto, cui si aggiungono tre anni di congedo parentale, con il diritto a conservare il posto di lavoro e un’indennità, eventualmente prolungabile in caso di nascita di altri figli. «Il sostegno a maternità e nascite deve arrivare da uno sforzo corale nel quale le aziende devono fare la loro parte», conclude. (D. Gar.)
Questa esperienza ha veramente dell’incredibile, qualcuno potrebbe anche pensare ad una Fake News, ma vi assicuro che non lo è.
Desidero dire grazie al presidente Roberto Brazzale, per il suo gesto unico che sono certo gli darà in cambio la più grande felicità ed i migliori successi mai ottenuti nel suo agire imprenditoriale.
Roberto Lorusso.
Pura Utopia quando l”imprenditore pensa solo ai suoi soldi! Nel 2018 di imprenditori “illuminati” se ne trovano pochi…..io non ne ho ancora conosciuti
Dobbiamo vivere di utopia. E questa qui raccontata è una esperienza che speri ispiri tanti altri imprenditori che vivono per le utopie. Più ce ne sono meglio è. Questo dobbiamo sperare e non disperare.
Anche io ho incontrato Azienda , nella quale non solo il welfare è pura utopia, ma anche le più elementari norme di rispetto ed educazione , ma , fortunatamente, ho incontrato anche Aziende illuminate. Sono sicuro, che Aziende con questo modo di fare, non hanno vita lunga. Senza prospettive e considerazione dei collaboratori, che possiamo considerare utopia, non si crea quella differenza tra intrapresa e usura.
Quando l’attività d’impresa si fa seguendo i principi presenti nella nostra Costituzione, i risultati sono a dir poco commoventi.
Molti considerano questi casi di welfare aziendale, come pure l’applicazione aziendalistica di principi di Economia Civile, come comportamenti di semplice “Buonismo”.
Non è così!
Quando tali comportamenti aziendali fanno parte di valori fondamentali praticati dall’impresa e sono realizzati sistematicamente con metodo (non in via occasionale), determinano risultati gestionali durevolmente e stabilmente soddisfacenti.
Si tratta di logiche di gestione aziendale del tutto alternative a quelle che perseguono il profitto ad ogni costo, costi quel costi.
Edificante sapere di aziende dove non si fanno scelte solo in vista di profitto economico ma anche per il bene delle persone che ci lavorano!!!!!