Cos’è il panottico
Il “panottico”, una struttura carceraria teorizzata dall’utilitarista Jeremy Bentham nel XVIII secolo era un edificio circolare con celle disposte attorno a un punto di osservazione centrale, che consentiva ai guardiani di sorvegliare continuamente i prigionieri senza che questi sapessero quando erano osservati.
Panottico è una parola composta da “pan” che in greco significa “tutto” e “optikon” che significa “vedere”, panopticon o panottico indica dunque la capacità di “vedere tutto” con un unico sguardo.
Nel contesto digitale, il concetto di panottico è stato esteso per riflettere le pratiche di sorveglianza e monitoraggio sempre più diffuse nella società moderna, grazie alla disponibilità di tecnologie avanzate come telecamere di sicurezza, software di riconoscimento facciale, analisi dei dati e tracciamento online. Con il panottico digitale le persone sono costantemente sotto sorveglianza e le loro azioni sul web, comunicazioni e movimenti sono sempre monitorate e registrate.
Detenuti e domiciliati
È interessante capire il modo opposto di comportarsi dei detenuti del panottico di Jeremy Bentham e i domiciliati del panottico digitale.
I primi venivano isolati l’uno dall’altro allo scopo di imporre una disciplina e non potevano parlare tra loro. I secondi al contrario, comunicano intensamente l’uno con l’altro e si “svestono” della loro privacy delle loro intimità volontariamente e con tanto di piacere. Così questi ultimi contribuiscono attivamente alla costruzione del panottico digitale.
Il Grande Fratello Digitale
Viviamo ormai nella società del controllo digitale che fa un uso smisurato della nostra libertà.
Infatti noi le permettiamo di esistere e la facciamo sviluppare perché ci “auto esponiamo” ci “auto denudiamo” volontariamente. Diamo vita al panottico: “Grande Fratello Digitale” che si alimenta gratuitamente grazie al lavoro dei suoi domiciliati. Questo “Grande Fratello Digitale” non impone nulla a nessuno, non costringe nessuno a divulgare dati, esso e li per dare risposta ad un bisogno interiore dei suoi domiciliati.
I rischi associati al panottico digitale
- Violazione della privacy: Il panottico digitale comporta una sorveglianza invasiva delle attività quotidiane delle persone, compromettendo la loro privacy e libertà individuale. Le informazioni raccolte possono essere utilizzate per manipolare le persone o limitare la loro autonomia decisionale.
- Abuso dei dati: La raccolta massiccia di dati personali può portare a un abuso delle informazioni sensibili, come identità, preferenze, abitudini e comportamenti. Questi dati possono essere utilizzati per scopi di marketing invasivo, discriminazione, sorveglianza politica o controllo sociale.
- Profilazione e discriminazione: Il panottico digitale consente la creazione di profili dettagliati delle persone basati sui loro dati e comportamenti. Questi profili possono essere utilizzati per discriminare le persone in base alla loro razza, religione, orientamento sessuale o altre caratteristiche, limitando le loro opportunità e perpetuando disuguaglianze sociali.
- Manipolazione e propaganda: La sorveglianza digitale può essere sfruttata per influenzare le opinioni e i comportamenti delle persone attraverso la manipolazione delle informazioni. Le tecnologie di targeting possono essere utilizzate per diffondere propaganda, notizie false o contenuti mirati per raggiungere obiettivi politici o commerciali.
- Effetto sulla libertà di espressione: La paura della sorveglianza e delle conseguenze può avere un impatto sulla libertà di espressione e di pensiero.
Cosa ne pensi?
Non credi che sia importante imparare ad ben utilizzare le tecnologie digitali per garantire una società sicura e funzionante, senza compromettere la privacy, la libertà, la democrazia e la dignità delle persone?
Regolamentazioni adeguate, trasparenza nella raccolta dei dati e consapevolezza delle persone possono aiutare a mitigare i rischi associati al panottico digitale.