Ascoltare le parole del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America è stato per me, e penso per molti, un grande accrescimento della virtù della speranza. Mi unisco a quanti dal 21 gennaio credono che il mondo potrà cambiare se accoglieremo il modo in cui Obama crede sia possibile il progresso ed il benessere per tutti i popoli
Mi permetto di riprendere e portare alla vostra conoscenza anche le parole che papa Benedetto XVI ha rivolto al neopresidente americano:
"Porgo i miei cordiali e migliori auguri con l’assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente le conceda la sua perenne saggezza e fortezza nell’esercizio delle sue grandi responsabilità.
Possa il popolo americano, sotto la sua presidenza, continuare a trarre dalla sua ricca eredità religiosa e politica i valori spirituali e i principi etici necessari per cooperare nell’edificazione di una società davvero giusta e libera, caratterizzata dal rispetto della dignità, dell’uguaglianza e dei diritti di ogni suo membro, specialmente i poveri, gli emarginati e coloro che non hanno voce.
In questo momento nel quale tanti nostri fratelli e sorelle nel mondo anelano ad essere liberati dal flagello della povertà, della fame e della violenza, prego che sia riconfermata la sua risoluzione di promuovere la comprensione, la cooperazione e la pace fra le nazioni, perché tutti i popoli del mondo possano partecipare al banchetto della vita che Dio ha preparato per tutta la famiglia umana.
Su lei e sulla sua famiglia, e su tutto il popolo americano invoco le benedizioni divine di gioia e di pace".