L’Italia, la tua Terra vanno a rotoli?… Chiedilo al cuore dell’uomo


Il titolo già contiene la risposta a quante volte, ogni giorno, ci chiediamo del perché di alcune scelte politiche o di business. Scelte che anche noi ogni giorno facciamo nelle nostre imprese, in una giunta comunale, in associazione, nel consiglio dei ministri, ecc.

Desidero condividere questa breve riflessione frutto delle mia personale meditazione sul Vangelo della Liturgia odierna.


Il titolo è già la risposta a quante volte, ogni giorno, ci chiediamo del perché di alcune scelte politiche o di business. Scelte che anche noi ogni giorno facciamo nelle nostre imprese, in una giunta comunale, in associazione, nel consiglio dei ministri, ecc.

Dobbiamo chiedere e chiederci: come si fa a decidere per il bene o per il male della comunità che amministriamo?  (anche le imprese sono una comunità, non scordiamolo) Da cosa vengono influenzate le nostre decisioni?

San Luca – cap. 6 versetti 43-49 – scrive: “ Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla della pienezza del cuore”.

La bocca parla della pienezza del cuore, e cioè: noi diciamo, noi decidiamo, noi siamo – per gli altri – quello che è il nostro cuore; quello di cui è pieno il nostro cuore. Il risultato della vita che viviamo su questa Terra  è frutto di quello di cui è pieno il nostro cuore.

Corriamo subito a riempire il nostro cuore di amore, è il dono più grande che possiamo fare a noi stessi e alle comunità di cui facciamo parte, altrimenti finirà male per tutti!

 

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