Liberi dalla schiavitù dei mercati finanziari. Ho detto questa cosa, stamattina sui RAI3 nella trasmissione "Paese Reale". Alcuni amici mi han detto di essere idealista e che la cosa è impossibile. Certamente non è facile comprendere che ci sono persone o società di servizi (che gestiscono somme ingenti di danaro di terzi: persone molto ricche abituate a fare soldi con i soldi) che fanno in modo che noi ci si metta a lavorare non per il nostro benessere ma per aumentare la loro ricchezza. E’ difficile capire che se me ne infischio della esistenza di questi speculatori sono libero di scegliere cosa fare per me e non per soddisfare le abilità finanziarie di pochi soggetti?
Molti dicono che siamo in un sistema più grande di noi e che noi possiamo poco. E’ vero noi possiamo pochissimo se continuiamo a fare come ci dicono gli altri e restiamo vittime dei messaggi televisivi terrorizzanti. E che pensiamo che Monti sia diverso dagli altri mentre in realtà è anche lui vittima dell’umore dei "proprietari del mercato finanziario". Per concludere la questione: gli uomini di governo cercano il consenso da chi con i soldi li ha resi schiavi anzichè cercare consenso nella povera gente, nei piccoli imprenditori che fanno la vera economia, nelle imprese familiari che producono beni e fanno vivere altre famiglie con decoro. Stolti sono, e tali rimangono, gli imprenditori che si rendono anch’essi schiavi del "profitto ad ogni costo". Si amici miei, perchè questi imprenditori non diverranno più ricchi di prima, ma chi li sta plagiando (chi li ha inseriti nel sistema) sicuramente si.
Se sono stato troppo sintetico scrivetemi pure, che ne parliamo.