Qualche giorno fa vi ho parlato della green economy, e di come alcune aziende e amministrazioni locali si stiano attivando in tal senso; ma quali sono le strategie necessarie per cambiare le logiche e i comportamenti a tal fine? sto parlando della value position del green marketing: offrire processi e prodotti migliori in termini differenziali rispetto a quelli precedenti. L’argomentazione commerciale su cui fondare questa proposta, non può essere quella dei ricavi incrementali, bensì quella dei maggiori risparmi: purtroppo il cliente acquista non perché capisce il beneficio sull’ambiente, ma perché riceverà lo stesso output impiegando meno quantità di energia, e quindi risparmia rispetto al prodotto non verde…già questo può essere un buon punto di partenza, anche se non costituisce il fine primario della green economy. Il green marketing che funziona è quello che aumenta i margini delle aziende e la soddisfazione dei clienti a parità di fatturato, sopprimendo i mercati fondati su abbondanza e consumo, mediante un valore aggiunto per il cliente. La ragione per acquistare non dovrebbe essere più il consumo, ma la volontà di cambiare prodotti, impianti e processi vecchi, per sostituirli con dei nuovi, più efficaci, efficienti, in una parola migliori, mediante un accesso al mercato che impatti su tutti gli attori della filiera, dalla materia prima fino all’utilizzatore finale.