Il 13 maggio scorso al Forum PA 2008 di Roma si è tenuto il laboratorio di apprendimento “Le eco-città: comunità creative capaci di futuro”, al quale hanno partecipato una trentina di amministratori pubblici italiani, che hanno avuto “il coraggio” di confrontarsi sulle proprie esperienze di governo sostenibile
Roberto Lorusso ha svolto il ruolo di facilitatore del dialogo, del confronto e della creatività. In modo particolare ha fatto sì che attraverso appositi stimoli (soprattutto video) si condividessero riflessioni innanzi tutto sul bene comune e su cosa si intende per sostenibilità ed eco-città. Queste le tre definizioni emerse dai lavori di gruppo:
- Le eco-città costituiscono un’applicazione dei principi di sostenibilità (ambientale, sociale, economica) in ambito urbano
- Le eco-città tendono ad assicurare qualità della vita alle prossime generazioni
- Le eco-città sono città in cui il sistema delle relazioni viene governato in modo sostenibile e armonico
All’inzio è stato presentato un video tratto dall’intervento di Pierpaolo Donati, ordinario di Sociologia dell’Università di Bologna, alle Settimane sociali sul “bene comune oggi” dell’ottobre 2007. Il confronto collegiale ha permesso di definire che un buon governo, capace di realizzare il bene comune, deve garantire l’integrazione tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori in un processo decisionale partecipato. E questo perché il bene comune è un bene relazione, frutto di un sistema di relazioni. Un buon governo delle città deve essere in grado di consentire, stimolare e animare le relazioni.
Come si costruisce una eco-città? Innanzi tutto promuovendo i vantaggi dell’innovazione e delle energie rinnovabili, superando ogni tipo di diffidenza e di lacuna culturale. Da dove si parte? Dalla formazione e dai bambini. Coinvolgendo l’intera comunità, dandole la possibilità di prendere consapevolezza del mondo presente e delle conseguenze sul futuro. Coinvolgendo le migliori competenze presenti sul territorio e all’interno dell’amministrazione.
L’incontro è stato inoltre l’occasione per definire, sulla base delle esperienze dirette dei partecipanti, quella che abbiamo chiamato Carta delle Eco-città. Un documento che individua obiettivi e azioni da attuare per rendere “sostenibili” le politiche energetico-ambientali, economico-finanziarie, urbanistiche, dei trasporti e della mobilità, del sociale. Gli obiettivi prioritari individuati dai presenti sono stati:
- ridurre gli sprechi e i consumi di risorse naturali non rinnovabili
- ridurre la produzione di rifiuti e migliorare la raccolta differenziata
- favorire l’uso di energie rinnovabili
- premiare i comportamenti virtuosi e penalizzare i comportamenti dissipativi e non curanti del bene comune
- ragionare non più in termini di espansione urbanistica ma di recupero delle aree degradate o periferiche
- riqualificare il patrimonio edilizio in termini di efficienza energetica e di bio-architettura
- ridurre il traffico di merci e persone (ad es. dei pendolari) così da incidere positivamente anche sulle emissioni inquinanti
- valorizzare ed incoraggiare i giovani a far famiglia
Per ottenere tutto questo sono state individuate trenta azioni, molte delle quali sono già state attuate da amministrazioni comunali come quella di Venezia, Roma, Correggio (Re), Reggio Emilia, Torraca (Sa) e Mercogliano (Av), per citare alcuni dei presenti.
I sindaci ed assessori che hanno partecipato al laboratorio di apprendimento hanno, di fatto, dato inizio ad un nuovo percorso di informazione attraverso le buone pratiche indicate nella Carta delle Eco-città. Un percorso che si spera possa essere intrapreso da un numero considerevole di altri pubblici amministratori, capaci così di rendere la loro una Eco-Città.
Guarda i video del Prof. Donati proposti durante il laboratorio:
Parte I
Parte II
Parte III
Guarda il video in lingua originale dell’architetto urbanista Jaime Lerner, sulle città sostenibili
Puoi trovare la traduzione italiana del discorso di Lerner cliccando qui