Confronto internazionale, riflessione sulla visione individuale, riscoperta di pratiche dimenticate, metodologie interattive per l’intelligenza collettiva. Tutto questo è "Raccontami una storia", evento del progetto Di.co.te, promosso dal consorzio Costellazione Apulia insieme all’Università degli Studi di Bari- dipartimento di Psicologia, svoltosi a Martina Franca.
“Raccontami una storia” è stato: lasciare per qualche giorno le proprie imprese e la routine per immergersi in una dimensione di riflessione. E’ stato: provare a raccontare quali sono le pratiche che fanno bene alle comunità dove operano le imprese e quali risposte possono dare gli imprenditori al forte bisogno di cambiamento.
Si è parlato soprattutto di sostenibilità (economica, ambientale e sociale) dei business che noi imprenditori realizziamo e di come possiamo trasformare i nostri processi produttivi in sistemi aperti e virtuosi.
In questo percorso, siamo stati aiutati da alcuni brillanti giovani dell’Università che hanno analizzato l’agire imprenditoriale nell’ottica delle risorse umane. Ci hanno suggerito quali percorsi attivare per il miglioramento delle pratiche rivolte alle persone di cui ci prendiamo cura.
Di largo respiro, è stato il contributo di Paolo Cacciari, ex onorevole, che ha spiegato come sia possibile rimuovere gli ostacoli sociali e politici che si incontrano sul cammino della sostenibilità, avviando una comunicazione profonda e costante con le persone.
Il mio compito in questi tre giorni magnifici è stato quello di raccordare tutti gli interventi e le discussioni successivi alla comprensione di un valore condiviso ormai in disuso: il Bene Comune.
Si è parlato soprattutto di sostenibilità (economica, ambientale e sociale) dei business che noi imprenditori realizziamo e di come possiamo trasformare i nostri processi produttivi in sistemi aperti e virtuosi.
In questo percorso, siamo stati aiutati da alcuni brillanti giovani dell’Università che hanno analizzato l’agire imprenditoriale nell’ottica delle risorse umane. Ci hanno suggerito quali percorsi attivare per il miglioramento delle pratiche rivolte alle persone di cui ci prendiamo cura.
Di largo respiro, è stato il contributo di Paolo Cacciari, ex onorevole, che ha spiegato come sia possibile rimuovere gli ostacoli sociali e politici che si incontrano sul cammino della sostenibilità, avviando una comunicazione profonda e costante con le persone.
Il mio compito in questi tre giorni magnifici è stato quello di raccordare tutti gli interventi e le discussioni successivi alla comprensione di un valore condiviso ormai in disuso: il Bene Comune.