Le imprese devono smettere di perseguire un modello basato sulla crescita senza fine, cosa che in un mondo finito non è possibile, e iniziare a soddisfare i nuovi e veri bisogni dell’uomo. Per farlo, è necessaria la pianificazione strategica e la disciplina nell’eseguirla. Di questo ho discusso insieme ad Annamaria Ferretti e Antonio Stornaiolo ad Antenna Sud, dove ho presentato il mio nuovo libro: Target Navigator, la pianificazione strategica a misura d’uomo.
Creatività, innovazione, benessere organizzativo e virtù. Questi sono alcuni indispensabili ingredienti che concorrono a costruire un piano strategico (a lungo termine) che possa garantire la certezza del successo per le imprese e gli imprenditori audaci. Nella mia vita non ho mai lasciato nulla al caso.
Non dimentichiamo, però, che al centro deve esserci sempre l’uomo. Il profitto è solo il ritorno che diviene utile per soddisfare i bisogni di chi investe capitale e di chi lavora nell’impresa. Ignorare questo fatto fondamentale, ci ha portato ad un’economia senza valori, in cui la virtuosità del proprio agire viene proclamata dall’azienda stessa e mai accertata nei fatti. E’ ovvio, dunque, che il sistema vada in crisi.
La pianificazione strategica aiuta le persone a condividere sfide avvincenti in una dimensione non autoreferenziale ma allargata al sociale, alla politica, al territorio, per definire una visione di Bene Comune.
Ma se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere Target Navigator, la pianificazione strategica a misura d’uomo.