Internet e minori: gli strumenti per allontanare bambini e ragazzi dai pericoli della rete


Limitare l’accesso ai siti Internet ai minori vuol dire proteggerli ed educarli a utilizzare una risorsa molto importante.
Internet è una risorsa ricchissima, che gli adulti devono imparare a utilizzare al meglio per poterlo insegnare ai loro figli. 

 

Questo il messaggio emerso dall’incontro “Internet e minori. Il ruolo di genitori ed insegnanti” tenutosi presso la Residenza Universitaria del Levante, al quale hanno partecipato, Michele Crudele, docente di informatica all’Università Campus Bio-Medico, direttore del Centro ELIS-Roma e responsabile del portale www.ilFiltro.it, Rosario Plotino, pm della Procura presso il Tribunale dei Minori di Bari, Michele Orlando, sostituto commissario della Polizia di Stato, e Beatrice Mezzina, dirigente scolastico Liceo “Socrate” di Bari.

 

In qualità di padre di cinque figli, ho moderato l’incontro ponendo l’attenzione sul fatto che ormai i ragazzi non vanno più a giocare per strada ma restano a casa, davanti al computer. Una cosa che non li rende immuni da pericoli e delinquenza, anzi un cattivo uso di Internet può essere molto pericoloso. Ecco perché durante l’incontro è stato più volte sottolineato che genitori, insegnanti ed educatori non devono lasciare soli i bambini e i ragazzi davanti al computer ma devono vigilare, insegnare loro “come si naviga” e proteggerli, utilizzando sistemi di controllo dei contenuti su Internet. E questa non è censura ma protezione.

                

“Limitare la navigazione dei minori a un elenco di siti prescelto dagli adulti significa applicare un dettato pedagogico usato da secoli – ha detto Michele Crudele -. Quello stesso per cui in casa si comprano libri in base all’età dei bambini o a scuola si scelgono libri di testo e argomenti in base alle classi frequentate”. Lo strumento informatico di controllo dei contenuti su Internet indicato dal prof. Crudele è la biblioteca di casa (o walled garden), un sistema di selezione dei siti in cui i bambini possono navigare che di volta in volta può essere modificato e arricchito. Un software già presente nei nuovi computer dotati del sistema Vista, proprio per una scelta effettuata dalla Microsoft in accordo con il Moige (Movimento italiano genitori). Sul portale www.ilFiltro.it è possibile comunque trovare ogni tipo di informazione sui sistemi di controllo esistenti e su come utilizzarli (parental control, filtro famiglia, etichettatura, ecc.). Poiché purtroppo genitori, insegnanti ed educatori tendono a sottovalutare i pericoli della rete, è bene sensibilizzarli con campagne educative ed informative relative ai sistemi di controllo suddetti.
I pericoli in cui incorrono i bambini su Internet del resto sono molteplici. E possono avere ricadute innanzi tutto psicologiche, perché senza filtri si imbattono in qualsiasi tipo di informazione, di immagine, di contatto (grazie a strumenti come blog e chat). E poi fisiche, dato che i pedofili sono ormai in rete, nella comunità virtuale. Le buone abitudini di vigilare sui minori che utilizzano Internet, di insegnare loro a non rivelare mai i propri dati personali e a dire subito se si ricevono messaggi “particolari”, sono alcune delle indicazioni date da Michele Orlando, sostituto commissario della Polizia di Stato, sezione Polizia Postale, la cui attività contro la pedopornografia on line ha prodotto uno Spot visibile su You Tube, di cui è testimonial Giancarlo Giannini.

Durante l’incontro si è riflettuto anche su Google e Wikipedia, strumenti molto utilizzati dagli studenti e spesso consigliati dagli insegnanti, ma che in realtà non possono sostituire le tradizionali enciclopedie o i libri di testo. Questo perché “Wikipedia è scritta da gente comune, non da docenti – dice Crudele -, i quali anzi snobbano un po’ Internet, come molti uomini di cultura. E’ bene che i professori invece di chiedere ricerche che sono solo testi scaricati da Internet, insegnino agli alunni a essere critici nei confronti del materiale trovato e li stimolino a scrivere su Wikipedia”. Anzi i professori dovrebbero iniziare a condividere sulla rete progetti e proposte culturali. Wikipedia arricchito dai contenuti che solo un docente può offrire e You Tube ricco di video che stimolino curiosità culturali sono una cosa possibile.

Per saperne di più:

Leggi la pubblicazione per le famiglie “Internet Sicuro”, con alcuni suggerimenti per una sicura navigazione in internet

 Ulteriori informazioni sono contenute nella sezione Sicurezza Telematica del portale del Commissariato di Polizia on-line.

E’ disponibile la presentazione dell’ing. Michele Crudele, Docente di informatica presso l’Università Campus Bio-Medico e direttore del Centro Elis di Roma.

 

Inoltre, puoi guardare:

Due video estratti da una trasmissione di RAI Utile del 12 febbraio 2007 dal titolo “Internet a misura di bambino” con interviste a don Ilario Rolle, Presidente dell’Associazione Davide Onlus (il primo servizio Internet filtrato funzionante in Italia); Elisabetta Scala, del Moige (Movimento Italiano Genitori) e Luca Pitolli, del CNR – Istituto dei Sistemi Complessi, Maurizio Tucci, della Società Italiana di Pediatria.

Parte I


Parte I


Lo SPOT contro la pedopornografia on-line realizzato dalla Polizia di Stato 

 

 

Lo SPOT realizzato dal Ministero delle Comunicazioni in collaborazione con Save the Children Italia, a sostegno della tutela dei diritti dell’infanzia, con particolare riferimento al rapporto dei minori con le nuove tecnologie.

 

Una simpatica video-intervista a studenti di scuole elementari e medie, in cui raccontano cos’è per loro Internet.

0 Condivisioni