” Si dice che questa sia la generazione della decrescita, e la si chiama generazione inascoltata o non garantita. la disoccupazione giovanile è un dramma per l’intera società. […] Il mondo degli adulti è in debito nei confronti delle nuove generazioni, in debito di futuro […]. Ma che fare se ognuno difende a spada tratta il livello di vita già acquisito? Questo è il punto in cui i problemi dei giovani coincidono con le questioni di ordine generale”.
Sono alcune parole del cardinale Bagnasco al Consiglio permanente dei vescovi. E voglio che facciate qualche altra considerazione anche su quest’altro pezzo della sua lunga prolusione:
“Se una parte di reddito va ridistribuita per poter corrispondere alle essenziali attese delle ultime generazioni, che diversamente rimarrebbero sul lastrico, ecco che c’è un lavoro di rimotivazione da compiere per dare un orizzonte convincente alla dose di sacrifici che bisogna affrontare […]. Si torna qui alla sfida educativa […]”.
Attenzione:
“Tentando di preservare i giovani dalle difficoltà e dalle durezze dell’esistenza, si rischia di far crescere persone fragili, poco realiste e poco generose“.