Si è tenuto venerdì 30 novembre 2007 presso il Metaresort Terranobile il secondo dei tre appuntamenti organizzati da AltaCom NetGroup su Tecnologie e buone prassi per lavorare bene insieme, nel quale si è riflettuto sull’importanza delle risorse umane all’interno dell’impresa.
Alla presenza di manager e responsabili del personale di grandi e piccole aziende e della Pubblica Amministrazione, il confronto è stato stimolato dalle "provocazioni" di Roberto Lorusso e dalla visione di spezzoni di film sull’argomento."Saper riconoscere (e trattenere) i talenti fin dalla selezione" è la frase chiave su cui si potrà riflettere questa volta sul nostro Forum, per condividere esperienze e osservazioni.
Del resto è stata opinione comune che il contributo che i lavoratori, anche non talentuosi, offrono all’organizzazione è fondamentale per far sì che l’azienda diventi di successo.
Condivisa da tutti, però, la difficoltà oggettiva nella scelta dei collaboratori e nella valutazione completa, e non solo delle competenze tecniche, dell’individuo da selezionare. Non è sempre facile saper riconoscere nel personale dei talenti e tutelarli per lo sviluppo della persona e il bene dell’azienda, puntando su coloro che vogliono mettersi in gioco.
Nelle piccole aziende spesso manca un approccio specialistico e tecnico, per cui nella scelta del personale si prediligono colloqui informali e criteri di valutazione orientati verso il saper fare e il saper essere. Nelle grandi imprese, invece, una posizione fondamentale viene ricoperta dal middle manager, figura che rientra nella politica di suddivisione e di responsabilizzazione dei ruoli grazie alla quale si accorciano le distanze fra responsabili e collaboratori e viene garantita una maggiore interazione tra i vari livelli aziendali.
Negli uffici pubblici, poi, fortemente sentita è la mancanza di un vero capo, una guida capace di incentivare il lavoro e definire obiettivi condivisi. Nonostante ci si occupi di servizio pubblico, e l’obiettivo dovrebbe essere la soddisfazione dei bisogni dei cittadini, in realtà i dipendenti hanno difficoltà nel percepire ciò che fanno come un bene per la società.
Una buona prassi per l’azienda e i suoi collaboratori è la verifica frequente del percorso effettuato dai singoli e qui la tecnologia risulta essere un mezzo importante: tecnologia e buone prassi aiutano a creare una sinergia tra l’azienda ed i suoi collaboratori, una rete stabile che consente di lavorare bene insieme.
Ma cosa c’entra la tecnologia con le risorse umane?
Lo ha spiegato Nicola Uva, direttore commerciale diCézanne, il cui software aiuta le aziende nella gestione del capitale umano a tutti i livelli dell’organizzazione e si adatta a ogni tipo di azienda e a ogni loro esigenza, purché si abbia ben chiara una strategia da perseguire. Cézanne, inoltre, aiuta a ricordare il percorso professionale e formativo di ogni collaboratore e, nelle attività di ricerca e selezione del personale, riesce a filtrare i curricula.
Quanto incide la formazione del personale sulla crescita aziendale?
La formazione ha un ruolo fondamentale, perché è parte di un processo che concorre allo sviluppo della persona. Per questo non deve solo mirare all’acquisizione di capacità tecniche ma alla trasmissione dei saperi e dei valori dell’azienda, così da coltivare e sviluppare il senso di appartenenza dei collaboratori: le organizzazioni si muovono con le passioni delle persone, che possono essere mantenute grazie a quel senso di appartenenza.
Di contro però all’azienda si richiede trasparenza e comunicazione interna semplice ed essenziale che curi la trasmissione dei saperi; il rispetto dei principi e dei valori dei propri collaboratori; l’attenzione alle ambizioni e alle aspirazioni dei suoi dipendenti: un’azienda in continua evoluzione deve essere capace anche di sconvolgere i propri piani e modificare i processi organizzativi nel rispetto dei talenti dei singoli collaboratori.
L’attenzione alla scoperta dei talenti fa dell’azienda una buona azienda.