Carissimi, tempo fa ho appreso leggendo il giornale, del “Registro Pubblico delle Opposizioni”, cioè del nuovo servizio concepito a tutela di quel cittadino, il cui numero è presente negli elenchi telefonici pubblici, che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato e, in pari tempo, è uno strumento per rendere più competitivo, dinamico e trasparente il mercato tra gli Operatori di marketing telefonico. A partire dal 31 gennaio 2011 ciascuno di noi può iscriversi per non ricevere più le chiamate a fini promozionali e pubblicitari da parte degli operatori di telemarketing.
Questa notizia ha destato in me sentimenti contrastanti: da un lato sono stato subito tentato di iscrivermi, sia per l’insistenza (che a volte sfocia in maleducazione) con cui spesso questi operatori telefonici cercano di convincerci sulla convenienza dei servizi, sia per gli orari davvero sconvenienti in cui arrivano le telefonate. Un pensiero mi ha però fermato: non avranno diritto di lavorare anche loro? Perché smorzare la loro intraprendenza, la creatività e fatica che mettono nel cercare di formulare discorsi accattivanti e persuasivi? Credo che nemmeno loro siano contenti di disturbarci mentre pranziamo e di sentirsi chiudere il telefono con magari qualche risposta poco cortese, ma è il loro lavoro e di questi tempi non c’è tanta possibilità di scelta.
Nel dubbio non ho ancora fatto nulla in merito; e voi che avete fatto?