Il desiderio di libertà continua a manifestarsi in tutti i campi: economico, sociale, psicologico, politico. Oggi, più che in passato, si manifesta con tanta prepotenza, e perché?
Perché, nonostante tutti i “progressi”, il desiderio di libertà continua a restare insoddisfatto. Cosa non ha funzionato? Forse negli ultimi decenni i progressi erano “falsi progressi”? o semplicemente perché i progressi (scientifici, economici, finanziari…) puntavano a soddisfare l’egocentrismo, il desiderio di possesso e di potere dell’uomo moderno?
Una vecchia norma etica da molti condivisa era quella del rispetto della libertà altrui (forse più in teoria che nella realtà). Oggi neanche ce la ricordiamo visto che tutti rivendicano la propria libertà in forma assolutamente individualistica: “nessuno si azzardi a impedirmi di fare ciò che ho voglia di fare”.
La crisi che stiamo vivendo è anche figlia di questo modo di concepire la libertà. Penso sia opportuno, nonché urgente, ritornare al valore etico della libertà: cerchiamola e conquistiamola per soddisfare insieme, il nostro e l’altrui desiderio di felicità.