Una volta si costruivano centrali idroelettriche (alimentate dalle cascate d’acqua) o termoelettriche (alimentate da combustibili fossili). Recentemente abbiamo bocciato con il referendum il nucleare, e quindi gli orientamenti della politica energetica nazionale sembrano andare in altra direzione. «Largo al vento, largo al sole», si dice. Entro una decina di anni dovremo ridurre del 20 per cento la dipendenza dal petrolio e abbattere del 20 per cento le emissioni nell’atmosfera, ce lo impone l’Europa. Dovremo copiare da Paesi come la Danimarca e la Germania che con il sole e il vento vanno fortissimo. Uno schiaffo, per noi pugliesi che cantiamo tanto sole invidiato dal mondo. Con molta probabilità, useremo più metano, la cui combustione comporta limitati impatti sulla qualità dell’aria. Metano nelle centrali termiche, nel riscaldamento e nell’autotrazione. Ma le vetture predisposte a funzionare con questo gas sono poche e le stazioni di servizio scarse e mal distribuite. Fare il pieno al contatore di casa? In Italia è un sogno? non credo, come per tutte le cose basta volerlo. Chiediamo alla politica di darsi da fare: loro (quelli che sono al governo e alla guida dei partiti) si sa, possono tutto!!!!!