Tutti vorremmo vivere giorni di riposo perché ci sentiamo stanchi. Ma da cosa realmente?
La gente non è stanca della vita. Perché la vita è un dono, un motivo di stupore e gratitudine. La gente è stanca di una vita appiattita, ridotta a una corsa senza senso, in cui il tempo è consumato e non vissuto. È stanca di errori che tolgono respiro e orizzonte:
- una politica miope, fatta di scontri e non di soluzioni,
- un lavoro che, pur svolto con passione e competenza, non basta a garantire dignità,
- una famiglia soffocata da impegni e frenesia,
- una comunicazione che amplifica il male e dimentica il bene,
- una terra ferita, sfruttata e ridotta a discarica,
- città trasformate in contenitori vuoti, spopolate della loro anima.
Siamo stanchi non della vita, ma di come il mondo sembra aver dimenticato il senso. Il senso che dà sostanza al presente, profondità al desiderio e speranza al futuro. Siamo stanchi di una falsa stanchezza, quella che deriva da errori, avidità e disattenzione.
Ma il Natale viene a risvegliarci. È l’invito a fermarsi e a guardare oltre. Oltre il rumore, oltre le corse, oltre la fatica sterile. È il momento di ritrovare il senso del dono, di alzare lo sguardo verso la luce che illumina il nostro cammino. È tempo di custodire e coltivare ciò che ci è stato affidato: la vita, la terra, la famiglia, la comunità.
Auguro a ciascuno di voi un Natale di risveglio. Che sia l’occasione per riscoprire il senso e la bellezza della vita, nella sua semplicità e profondità. Che il vostro cuore possa trovare pace e speranza, e che possiate portare questa luce a chi vi sta accanto.
Buon Natale!