A Natale ci si scambiano doni, ed io ho pensato, per te, ad un dono che ti possa aiutare a riflettere sulla parola DONO.
Ultimamente siamo abituati a logorare le parole o peggio ad attribuire un significato diverso dalla loro origine. Pensa a parole quali: libertà, amore, diritti, giustizia, famiglia, pace, uguaglianza… che compongono il vocabolario base della nostra vita. Non credi che cambiarne il vero significato è un’operazione che può generare gravi conseguenze?
All’origine di una parola di sole quattro lettere: DONO, c’è l’idea rivoluzionaria della gratuità, e cioè lo stravolgimento della logica da compravendita (la mercificazione che sempre insidia le relazioni umane).
Il DONO lo si dà per la volontà stessa di dare, senza attendere nulla in cambio, dunque gratuitamente, facendo saltare la legge opprimente del commercio.
Donare è un tutt’uno con ciò che dà forma alla natura umana; donare è quel gesto dal quale dipende la nostra stessa esistenza.
Pensa alla Vita; non nasce per onorare un contratto, o lucrare un guadagno: si viene al mondo come frutto di un dono puro e semplice, e credimi, non occorre la fede per capirlo.
Se si ragiona in termini mercantili, il DONO sparisce, e resta la magra consolazione di aver contribuito alla crescita del PIL.
La parola DONO, è un concetto così delicatamente umano da custodire come un tesoro, è troppo preziosa per essere costretta a vestire panni di un’altra taglia. Veder trasfigurato il DONO in qualcosa che non c’entra nulla, o peggio nel suo opposto, non annuncia niente di buono.
Viviamo invece l’annuncio vero. Fra pochi giorni festeggeremo la nascita di Gesù, il dono per eccellenza: Dio fatto uomo per te e per tutta l’umanità.
Auguri
Roberto