Per ottenere il bene comune è importante che i genitori riscoprano il loro ruolo di educatori.
Responsabilizzarsi, come uomini, cittadini, genitori ed educatori. Questo il messaggio emerso dall’incontro, durante il quale insieme a mons. Giovan Battista Pichierri, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, e al sindaco di Barletta, Nicola Maffei, si è riflettuto sul tema dell’economia della decrescita del PIL e della possibilità di innescare il circuito virtuoso della crescita del BIL.
La serata è entrata nel vivo dopo la proiezione di un video relativo al discorso di Bob Kennedy del 18 marzo 1968, presso l’Università del Kansas, nel quale il famoso uomo politico americano sostiene: “Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi. Il PIL misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”.
E’ da una misurazione del benessere basata sulle merci e non sui beni, che bisogna iniziare ad allontanarsi. Non è infatti la mercificazione di servizi e prodotti che misura la felicità e il benessere delle persone, ma la possibilità di godere di beni. Una società che garantisce il benessere è una società che offre alle persone beni, materiali e immateriali, non merci. Anche un’impresa può agire per il bene comune, proponendo ai consumatori prodotti etici, ottenuti grazie al risparmio di risorse, non inquinando e nel pieno rispetto delle individualità che lavorano nel processo di produzione.
Un ruolo fondamentale per invertire i processi legati alla crescita del PIL lo possono avere proprio i cittadini, ha spiegato Roberto Lorusso. Oggi orienta il mercato e la produzione delle aziende la domanda di merci piuttosto che di beni. Se cambia la domanda, cambieranno l’offerta e il mercato, e gli stessi politici potranno iniziare a capire che la gente ha bisogno di altro. “Vivere, governare e produrre perseguendo i principi della sobrietà e della temperanza non è impossibile”, ha detto Lorusso. Il quale ha riportato l’esempio delle famiglie responsabilmente numerose, nelle quali si impara a valutare cosa è bene e cosa è merce e a rinunciare al superfluo.
“Dobbiamo iniziare a responsabilizzarci – ha aggiunto monsignor Pichierri -. Oggi si vive troppo nel disimpegno, osando e divertendosi, senza preoccuparsi se quello che si fa è davvero utile al bene comune”. L’incontro è stato molto apprezzato dall’arcivescovo di Trani, che ha invitato ad andare avanti in “questa importante opera pastorale”. “Dobbiamo riflettere sul bene comune e comunicare di più – ha detto –, perché quando si comunica l’Essere si dà la possibilità agli altri di crescere nella stessa armonia e bellezza nel quale è cresciuto colui che comunica”.
Con l’aiuto di spezzoni tratti dai film Seabiscuit, Cinderella Man, Caterina va in città e The Inside Man, i presenti hanno potuto riflettere sul tema della famiglia, scuola ed educazione. E’ emersa la necessità che i genitori e gli insegnanti riscoprano il loro ruolo di educatori e guida per i giovani, i quali hanno bisogno di avere come riferimento valori molto più forti di quelli presenti nella moderna società dominata dalla tv, dal consumismo e dai sentimenti “usa e getta”. Le baby sitter non possono sostituirsi alla mamma e al papà, i quali a loro volta non possono mortificare l’autorità degli insegnati, come capita sempre più spesso.
“Siamo in una società che ha visto ridurre il peso dell’autorità – ha spiegato il sindaco Maffei – e che deve interrogarsi su questo. Sarebbe importante iniziare a riflettere su come può essere possibile vivere quotidianamente (e anche governare) perseguendo i beni e non le merci”. Incuriosito proprio sulla possibilità di nuovi stili di vita e di governo per il bene comune il sindaco Maffei ha fatto riferimento alla mappa del BIL (presente nel libro DePILiamoci e visionabile sul sito www.depiliamoci.it), nella quale sulla base delle proprie azioni o scelte di vita si possono visualizzare percorsi che generano un circolo virtuoso, orientato al vero benessere.
Visto il pieno coinvolgimento della platea e l’importanza degli argomenti trattati, il sindaco ha chiuso l’incontro auspicando un incontro “tra un anno” per verificare quali passi avanti nel perseguimento del bene comune ognuno dei presenti e l’intera comunità hanno fatto.
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