Luxottica è per il mondo un grande esempio. Qui le cose non si predicano, si realizzano sul serio. Perciò in Luxottica è disponibile la “banca ore” a sostegno della maternità o paternità (puoi accumulare permessi e straordinari per restare a casa quando ti nasce il figlio). Perciò hanno creato una grande innovazione nel mondo del lavoro che si chiama “job sharing familiare”, e cioè la possibilità di ripartire il lavoro tra il dipendente e il coniuge disoccupato o in cassa integrazione, come pure tra il dipendente e il figlio che termina gli studi.
Questi sono alcuni aspetti dell’innovativo contratto integrativo che Luxottica ha sottoscritto con il sindacato – per i suoi 8.000 dipendenti – e che introduce alcune novità assolute in fatto di flessibilità, precarietà e welfare aziendale. «Sia la parte normativa che la parte economica dell’accordo testimoniano, ancora una volta, la volontà di considerare le relazioni industriali in Luxottica laboratorio di innovazione», afferma Nicola Pelà, direttore delle Risorse umane del gruppo. Non mancano i premilegati alla riduzione della bolletta energetica ma anche i riconoscimenti economici per i lavoratori interinali. Sul piano della tutela della salute nel caso di gravi malattie, Luxottica garantisce l’integrazione sino al 100% della retribuzione per i lavoratori assenti da oltre 180 giorni. E per finire una grande altra novità: il “part time ciclico” che serve ad abbassare il tasso di precarietà. Il lavoratore gode di un contratto a tempo indeterminato che gli assicura un periodo fisso di lavoro nell’anno durante i picchi produttivi. Per il resto del tempo potrà dedicarsi a una seconda attività, senza il timore di non essere riassunto.
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