Mutti è la prima azienda in Italia, e tra le poche al mondo, ad aver calcolato i consumi di acqua della propria produzione, dalla coltivazione del pomodoro al prodotto finito, avvalendosi del supporto scientifico del WWF e del Dipartimento per l’Innovazione dei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali dell’Università della Tuscia di Viterbo.
Proprio recentemente sono stati resi noti gli impegni di riduzione di Mutti (leader di mercato nella produzione di concentrato, passata e polpa di pomodoro) insieme al WWF relativamente alla propria impronta idrica e di carbonio. L’azienda si impegna a ridurre le emissioni di anidride carbonica del 19% e l’impronta idrica del 3% entro il 2015. L’obiettivo di riduzione è tanto più importante se si pensa che a livello globale il 70-80% dell’acqua viene utilizzato per scopi agricoli (44% in Italia), ma che la fornitura di acqua, richiesta dalla continua crescita della popolazione e della produzione alimentare mondiale, ha già raggiunto la soglia critica in molte regioni, anche in Europa.
Fonte: greenreport "E’ crisi: serve investire nella cultura del capitale naturale", 9 dicembre 2011 di Gianfranco Bologna