Per i cittadini liberi e responsabili

Vi interessa un testo dell’Antico Testamento (Gdc 9,6-15), che proprio antico non è, anzi mi sembra attualissimo? leggete qua: 
Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all’ulivo: “Regna su di noi”. Rispose loro l’ulivo: “Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?” […]

Dal progetto alla realtà: creatività fai da te

La stampa 3D – questo è il bello – è a disposizione di chiunque abbia un’idea da trasformare in realtà: si moltiplicano i siti che offrono a designer principianti e amanti del fai-da-te la possibilità di divertirsi con la grafica 3D. I creativi possono inviare le loro invenzioni e riceverne una copia tridimensionale, a casa, nel giro di qualche giorno.
[…]

Stampanti tutto fare

La tecnologia ormai consente di realizzare in proprio oggetti a tre dimensioni, dai tappi ai gioielli, dalle scarpe ai lampadari.
Immaginate di aver perso la custodia del vostro cellulare, di aver bisogno di un nuovo portamatite, di desiderare un nuovo portachiavi, e così via… È probabile che tra qualche tempo – meno di quanto immaginiate – per procurarsi tutto ciò basterà premere il tasto «stampa» del computer: con il software adatto, sarà sufficiente inviare un file alla stampante 3D per vedere l’oggetto che vi serve concretizzarsi davanti agli occhi.
[…]

La prima etichetta ETICA di prodotto

La prima etichetta ETICA di prodotto   È la conserva di pomodoro di San Miniato, in provincia di Pisa, il primo prodotto raccontato e firmato dal produttore grazie all’etichetta etica. Che non si limita a evidenziare le informazioni previste dalla legge ma del prodotto fornisce una particolareggiata carta d’identità. Oltre al Paese e all’azienda d’origine, Leggi di piùLa prima etichetta ETICA di prodotto[…]

0 Condivisioni

La globalizzazione serve alla Pace?

La globalizzazione viene da molto lontano.
Un noto manuale di storia dell’economia internazionale ben sintetizza la diffusione dell’integrazione economica dei mercati, in questo modo:  «A metà dell’Ottocento, grazie al commercio, persone che risiedevano in differenti zone del mondo si trovarono a condividere lo stesso destino. Uno shock che colpiva un’economia poteva velocemente essere trasmesso alle altre, come successe alla fine della guerra di Crimea, quando il mercato mondiale venne inondato dal grano russo. Nel 1857 i prezzi del grano crollarono a causa dell’aumento dell’offerta e le istituzioni finanziarie che, rassicurate dai prezzi elevati, avevano concesso prestiti si trovarono in difficoltà. Il panico finanziario e i fallimenti si diffusero da New York a Liverpool, Londra, Parigi, Amburgo, Oslo, Sud Africa ed Estremo Oriente» (J. Foreman Peck, 1999, 9). 

La globalizzazione migliora la salute?

La crescita dell’interconnessione umana su scala planetaria ha prodotto negli ultimi decenni un’accelerazione fenomenale del processo di globalizzazione, con conseguenze straordinariamente rilevanti anche per la salute umana.
 
La salute è riconosciuta come diritto umano fondamentale, indivisibile da tutti i diritti umani e interdipendente da essi. Come tale è alla base dell’atto costitutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità, che la definisce come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente assenza di malattia”.

La globalizzazione favorisce la povertà?

Nel 2005, più di due miliardi di persone, circa la metà dell’intera popolazione dei paesi in via di sviluppo, viveva con un consumo giornaliero inferiore ai 2 dollari. Anche se questi numeri appaiono ancora molto elevati, sono in realtà il risultato di una drastica diminuzione della povertà dal 51,8% del 1981 e dal 30,6% del 2002, anche se la tendenza non è uniforme.
[…]