Non mettere il cuore in nulla che sia caduco
Da qui parte la mia riflessione giornaliera… che continua così:
Da qui parte la mia riflessione giornaliera… che continua così:
Voglio riprendere alcuni dati di un articolo pubblicato su Greenreport.it, giornale on line molto attento alle dinamiche ambientali connesse a quelle politiche e sociali.
"le disuguaglianze sono la causa prima della crisi economica che devasta il mondo occidentale, la finanza sregolata la causa seconda. […]
Il fattore più importante in un’impresa è la risorsa umana. Non mi stanco mai di dirlo. L’ho ribadito durante la puntata di Paese Reale in onda su Rai Tre il 7 gennaio 2012, dove sono stato invitato a parlare di decrescita e innovazione. […]
Sapete quali sono le voci di spesa che non sono state intaccate durante la crisi? Armamenti e pubblicità o come li ha definiti Paolo Cacciari in questo suo intervento a Paese Reale (rai tre) “il bastone e la carota”. […]
Voglio lanciare un messaggio di incoraggiamento per tutti i giovani, così come ho fatto durante la trasmissione di Rai Tre, Paese Reale, in onda il 7 gennaio: […]
Per Alessandro Plateroti, vicedirettore del Sole 24 ore, è naturale che un’azienda quando non trova più convenienza a produrre in Italia, debba delocalizzare la produzione all’estero. “Piuttosto che lamentarci di questo fatto- ha detto nel corso della trasmissione Paese Reale- dobbiamo protestare per la condizione dei lavoratori cinesi e per i loro stipendi bassi, che inducono gli imprenditori italiani a comportarsi in questo modo”.
Ho voluto rispondere a lui (sempre nel corso della trasmissione) riportandogli un piccolo esempio made in Puglia: […]
“Diminuire i flussi di materia e di energia è divenuto ormai paradigma fondamentale e fatto che non può più essere ignorato”. Così, Paolo Cacciari, ex onorevole, giornalista e scrittore impegnato nel campo della sostenibilità con l’associazione per la “Decrescita”, ha esordito durante la trasmissione di Paese Reale del 7 gennaio 2012 alla quale sono stato invitato. […]
Liberi dalla schiavitù dei mercati finanziari. Ho detto questa cosa, stamattina sui RAI3 nella trasmissione "Paese Reale". Alcuni amici mi han detto di essere idealista e che la cosa è impossibile. Certamente non è facile comprendere che ci sono persone o società di servizi (che gestiscono somme ingenti di danaro di terzi: persone molto ricche abituate a fare soldi con i soldi) che fanno in modo che noi ci si metta a lavorare non per il nostro benessere ma per aumentare la loro ricchezza. E’ difficile capire che se me ne infischio della esistenza di questi speculatori sono libero di scegliere cosa fare per me e non per soddisfare le abilità finanziarie di pochi soggetti?
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