Convegno a Catanzaro: Economia, Lavoro ed Etica.

Lavoro, Economia ed etica a chiusura del Festival d’autonno a Catanzaro Nella Sala Tricolore del Palazzo della Prefettura di Catanzaro il mondo della Chiesa ha incontrato quello dell’imprenditoria e non solo Ripartire dal lavoro e dalle regole per costruire una società giusta che ponga al centro l’uomo in tutte le sue sfaccettature. E’ questo il Leggi di piùConvegno a Catanzaro: Economia, Lavoro ed Etica.[…]

Ecologia integrale. Dialogo sulla enciclica LAUDATO SI’

Il giorno 29 settembre ho partecipato come relatore e coordinatore alla conferenza “ECOLOGIA INTEGRALE – un dialogo a tre voci sulla Enciclica LAUDATO SI’” organizzata dal consorzio di imprese “Costellazione Apulia”. Ecco una breve sintesi: LAUDATO SI’ è la prima enciclica che non si rivolge ai soli membri della Chiesa ma è rivolta a tutte Leggi di piùEcologia integrale. Dialogo sulla enciclica LAUDATO SI’[…]

La ricchezza del settimo giorno

Cosa dovremmo fare per convincere chi ci governa che riposare la domenica (cioè non fare alcun lavoro retribuito) restituirebbe dignità e libertà al nostro Paese?

Mi sono posto questa domanda dopo avere letto un articolo del prof. Luigino Bruni (quotidiano Avvenire della scorsa settimana) e che di seguito ti riporto, in sintesi, con una aggiunta di mie consoderazioni.

«Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno ti cesserai, perché possano riposare il tuo bue e tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e lo straniero».

Questo brano di grande umanesimo tratto dal libro dell’Esodo (cap. 23,10-12) ci introduce anche nella dimensione di radicale gratuità del tempo e della terra con quella che è stata la grande legge del sabato che riguarda la natura, il tempo, gli animali, le relazioni sociali.

Puoi usare la terra sei giorni, non il settimo; puoi farti servire dal lavoro di altri uomini per sei giorni, non il settimo.

I boschi, il mare…, la terra e quanti vi abitano vanno rispettati, e quindi lasciati riposare liberi dal nostro istinto di possesso, non solo perché i loro frutti saranno per noi più sani e buoni. Vanno rispettati per il loro valore intrinseco e per la loro dignità, che dovremmo riconoscere e non oltraggiare anche quando una terra non è messa a cultura, e quando in un lago non c’è nessun pesce da pescare.

Perché i campi, i laghi, le foreste, sono creazione e dono, come lo siamo noi umani, gli animali, il mondo.

La fraternità della terra è la legge che ispira il settimo giorno.

La modernità, invece, con la nuova legge del PIL, ha cancellato la legge del sabato, riducendo il settimo giorno uguale agli altri sei.

La cultura del capitalismo in cui ci siamo immersi, ha una sua natura idolatrica: esige un culto perenne e totale, che ha bisogno di consumatori-lavoratori sette giorni su sette.

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Oltre l’economia, la finanza e la politica: l’Imprenditore e il suo futuro

Conferenza 14 luglio 2015 per Banca Mediolanum

Oltre l’economia, la finanza e la politica: l’imprenditore e il suo futuro

Roberto Lorusso

Prima parte:

L’economia, la finanza e la politica.

Inizio con il raccontarvi una favola. C’era una volta l’economia Neoliberista che diceva:

“Facciamo dell’intero pianeta un unico grande mercato, liberalizziamo i mercati finanziari e diamo piena libertà di movimento ai capitali; togliamo di mezzo lacci e lacciuoli legati a concezioni obsolete su come si fanno gli affari, eliminiamo tutti i vincoli sociali e ambientali, e sarà il mercato a dispiegarsi liberamente e ad autoregolare la società. Il mercato produrrà un’enorme ricchezza che, se anche non ridurrà le diseguaglianze sociali, produrrà a cascata benessere per tutti”.

Risultato sotto gli occhi di tutti:

La crisi finanziaria globale (un cataclisma provocato da banchieri senza scrupoli lanciati in operazioni avventate e truffaldine che hanno trascinato l’intero sistema sull’orlo del baratro), il debito pubblico impazzito, la speculazione, gli indici di borsa che con la loro oscillazione scaraventano nella crisi una grande quantità di imprese facendo lievitare di colpo il prezzo di alcune materie prime… ecc…

Un grande economista ha detto:

“I facili guadagni, che l’anarchia del mercato apre a tutti, allettano moltissimi allo scambio e alla vendita e costoro unicamente agognando di fare guadagni pronti con minima fatica, con la sfrenata speculazione fanno salire e abbassare i prezzi secondo il capriccio e l’avidità loro, con tanta frequenza, che mandano fallite tutte le sagge previsioni dei produttori”. (PIO XI Quadragesimo anno, 15 maggio 1931)

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Imprenditori in cerca di audacia

Ricordi la tipica risposta che gli allenatori di calcio danno al giornalista quando la squadra ha messo maggior impegno del previsto? Dicono così: “ i ragazzi si sono superati ci hanno messo il cuore”.

E’ vero. Quando decidiamo di voler superare qualcosa, di andare “oltre”, cosa ci mettiamo? Gli allenatori dicono: “il cuore”, e noi imprenditori ci aggiungiamo, “coraggioso”.

Si perché non sempre il cuore è sinonimo di coraggio. E’ molto più vicino all’amore, al donarsi, allo sprecarsi per qualcuno e qualcosa. Ci vuole prima il coraggio di farlo. Cioè quella cosa che mossa dalla volontà invita il cuore a darsi di più per raggiungere un obiettivo.

La strategia è tecnica raffinata del successo, tutto il resto, tutto ciò che la circonda è “un di più”. Ma non “un di più” del quale si può fare a meno. “Un di più” molto utile, in molti casi indispensabile, senza del quale non si attua nessuna strategia e non si raggiunge alcun successo.

Potremmo dire parafrasando termini informatici che la Strategia è l’ HARDWARE mentre il coraggio (audacia), il cuore,  la creatività e tanto altro, sono il SOFTWARE.

Dice il poeta e filosofo Goethe: «Qualunque cosa possiate fare, o sognare, incominciatela. L’audacia ha in sé il genio, la magia e il potere. Incominciate subito».

Ma, cosa significa il termine audacia?

– Temerarietà di un’azione: l’audacia di un’impresa.

– Coraggio, ardimento di chi osa sfidare il pericolo: l’audacia di un guerriero.

– Una persona coraggiosa che sa osare, un buon combattente: audace.

– Chi affronta impavido il pericolo, coraggioso:  navigatore audace.

– Una cosa che richiede coraggio, rischiosa: audace.

– Un temerario: che gesto audace!

– Di ardita originalità, innovatore, nuovo: idea audace.

– Carattere molto innovativo, rivoluzionario di qualcosa: l’audacia di un creativo.

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Formazione in CDO: IL MIO PRESENTE E’ IL MIO FUTURO?

Il giorno 28 aprile 2015 alle ore 13,00 presso la sede di Bari della CDO in via Cotugno 49/A sono stato invitato a condurre un percorso di apprendimento dal titolo:
IL MIO PRESENTE E’ IL MIO FUTURO?

 

Se vorrai partecipare avrai la possibilità di apprendere un metodo per visualizzare, definire e progettare scenari futuri per la tua impresa.

Mi è stato chiesto un buon motivo per partecipare alla iniziativa:

“Nel primo incontro dal titolo L’impresa che riflette il focus sarà su come riconoscere i propri modelli mentali e come, volendo, decidere di liberarsene per non porre più freno alla propria creatività di imprenditore”

Chi vorrà potrà poi iscriversi ai successivi 4 incontri.

I titoli che ho proposto sono “titoli provvisori” perché quelli veri saranno determinati dai partecipanti del primo incontro.

Una cosa è certa: alla fine del percorso il partecipante avrà appreso quello che avrà deciso di apprendere. Dipenderà da quanto ha avuto il coraggio di liberarsi dei modelli mentali esistenti.

Condivido con te il pensiero di Thomas Dewar che ha scritto: “Le menti sono come un paracadute. Funzionano quando sono aperte”.
E noi con questi incontri vorremmo aprirle insieme te.

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La volontà di “vivere per sempre”

La volontà di “vivere per sempre” è profonda in tutte le persone che abitano la terra. Così, anche, ci hanno detto e continuano a dire i filosofi, i letterati, gli artisti, i poeti. Ma da cosa si percepisce questa nostra tensione verso l’immortalità? In cosa si manifesta? • nei progetti professionali o familiari? • nel Leggi di piùLa volontà di “vivere per sempre”[…]

La persona giusta al posto giusto

Molti indicatori sostengono la tesi di una possibile ripresa del nostro Paese.
È dunque il momento per rimettere in campo energie e progetti che avevamo accantonato.

 

Sappiamo quanto sia importante nell’impostazione di un progetto e nelle ripartenze circondarsi di persone capaci di impostare, risolvere e facilitare. E di come sia importante ottenere il loro massimo.

Per questo, insieme ad altri imprenditori, ho pensato di realizzare un incontro aperto ad altri colleghi per confrontarci con una possibile impostazione strategica. Anzi, “stratergica”, come il nome della rete di imprese che abbiamo costituito.
L’appuntamento è per mercoledì 25 marzo alle ore 14 (e fino alle 15.30) al Musa a Bari in c.so B. Croce 18.

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