Ho provato a darmi risposta partendo da quanto dice Papa Francesco al n. 48 della Enciclica Laudato Sì:
“L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale”.
Intuiamo che “tutto è in perfetta relazione”.
Ci sono cause e conseguenti effetti.
E mi chiedo: che ruolo svolge, che posto occupa, la persona umana (ciascuno di noi) in questa relazione sistemica?
Oggi mi sa tanto che noi occupiamo il posto e di conseguenza agiamo come chi ha la pretesa di essere un dominatore assoluto della terra e che facciamo fatica a riconoscere la figura di un Dio Creatore.
In questo circuito “causa – effetto”, “degrado umano – degrado ambientale” mi sembra proprio che ognuno di noi occupi il posto dell’attivatore del circuito.
Per caso la persona umana sta pensando di vivere come se fosse dio?
Dovremmo dire proprio di no. Altro che essere dio!
Se pensiamo al solo fatto, evidente a tutti, che oggi non siamo capaci né di “custodire” noi stessi né tantomeno il creato.
Di cosa stiamo parlando? Interpretiamo proprio una brutta copia di dio!
La verità, purtroppo, è che siamo diventati “distruttori” di noi stessi e del pianeta.
Mentre se impariamo a voler bene a noi stessi, ci amiamo per quello che siamo, curiamo la nostra vita spirituale e materiale, cureremo anche tutto il resto.
Siamo quindi giunti alla conclusione che non possiamo risolvere il problema ecologico senza aver prima risolto quello antropologico.
Essendo “tutto in relazione” non potrà esserci nessuna conversione ecologica che non passi attraverso una vera integrale conversione morale, capace di abbracciare tutta la vita dell’uomo.
Una conversione morale che inizia con il riappropriarsi della verità di Dio creatore e di ciò che ha iscritto nella natura.
Termino questa riflessione con un’altra citazione sempre di Papa Francesco al n.155 della Laudato Sì:
“L’ecologia umana implica anche qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell’essere umano con la legge morale inscritta nella sua propria natura, relazione indispensabile per poter creare un ambiente più dignitoso. Affermava Benedetto XVI che esiste una «ecologia dell’uomo» perché «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere»”.