Ho letto rapidamente (quasi divorato) questo libro del mio caro amico Nicola. Desidero ringraziarlo pubblicamente per quello che ha voluto condividere con noi, per invitarci ad una seria riflessione.
La scienza economica è fondata sul principio della scarsità dei fattori produttivi – lavoro, capitale, risorse naturali – che determina a sua volta la scarsità dei beni e servizi producibili, e quindi la necessità di ottimizzare le scelte individuali, attraverso i meccanismi concorrenziali del mercato. Nel mondo contemporaneo, però, grazie agli enormi incrementi di produttività generati dal progresso tecnologico, lavoro e capitale sono sempre più abbondanti. Anche le risorse naturali non rinnovabli, oggettivamente limitate, possono essere utilizzate m modo più razionale, lungimirante e sostenibile, così da superarne la relativa scarsità. L’attuale crisi economica mondiale non è quindi determinata, come quelle del passato, da un’offerta inadeguata a soddisfare i bisogni di tutti, al contrano, essa è generata da una domanda insufficiente ad assorbire tutta l’offerta potenziale, a causa della troppo disomogenea distribuzione di redditi e patrimoni. Di qui l’enorme, strutturale, aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile, in quasi tutto il mondo. Bisogna avere la volontà di cambiare i propri stili di Vita, privilegiando la qualità rispetto alla quantità, e soprattutto perseguire una più equa ripartizione dei redditi e dei patrimoni. Di qui sorge la necessità di ripensare i presupposti teorici e morali su cui è fondata la scienza economica, per adeguarla alle nuove condizioni di potenziale, o già effettiva, abbondanza. L’obiettivo è quello di raggiungere la piena consapevolezza collettiva che tutto deriva dall’insieme dei nostri sforzi tesi al cambiamento: abbiamo la possibilità di offrire all’intera popolazione mondiale una vita migliore.
Dipende solo da noi.
Nicola Costantino
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